20100218

Palazzo Maiale

Il giapponese è una lingua difficile. La difficoltà maggiore però non risiede nella sua grammatica, o nella sua sintassi, ma nell'ineluttabile fatto che è parlata da giapponesi. I giapponesi sono il maggior ostacolo per imparare la lingua giapponese.
Se in Italia uno straniero vi dice qualcosa di strano cosa fate? Quello che facciamo tutti. Cerchiamo di capire cosa volesse dire davvero in base alle informazioni che abbiamo e rispondiamo. Se la risposta lo soddisfa gli correggiamo la domanda.  A volte correggiamo prima e poi rispondiamo, ma il punto è: noi siamo sicuri di conoscere l'italiano e quindi che la assurdità che ci ha detto proviene da un suo errore.


"Scusa amico,  il palazzo maiale?"
"uhm,  il palazzo reale? E' la dopo l'incrocio" (indicando vistosamente)
"grazie"
"Palazzo reale eh, mi raccomando, non maiale."
"ah, grazie"


I giapponesi invece, afflitti da un perenne quanto ingiustificato e ingiustificabile senso di manchevolezza, ritengono che siano loro a sbagliare, quindi le loro reazioni ti impediscono di capire, se stai sbagliando, dove, e come. Inoltre rispondono sempre con un affettato stupore che confonde ulteriormente le acque.


"E poi sono andato al giardino di palazzo reale ma..."
"eeeh?" (stupore)
[che abbia sbagliato?] "Palazzo maiale?"
"eeeh, ma cosa è? Dove?" (domandandosi se esista davvero un palazzo maiale, e aspettando conferma prima di aggiungere altro)
[eppure ero sicuro. Mi sto confondento? maledetti omofoni] "lapazzo reale?  caviale? paparazzo? ponte di legno? fanfara d'ottoni? suicidio rituale?"


un centinaio di parole dopo, il nostro interlocutore si convincerà che abbiamo bisogno di un aiuto.
"forse sei andato ai giardini di palazzo reale?  a Otemachi, giusto?"


"Grazie, maledetto psicopatico".


Naturalmente questa loro ossessione a parlare solo se si è sicuri al 100% di dire una cosa sensata, vi obbligherà a non ricordare mai la giusta parola. Continuerete ad apostrofare i giardini reali con il nome di suicido rituale, o ponte di legno, ma mai più col nome corretto, che avevate imparato diligentemente.

5 commenti:

Luca da Osaka (ora in Tokyo) ha detto...

Un classico!!!

Claudia Casu ha detto...

Sei ai primi stadi dell'evoluzione del tuo sconcerto, dunque. Preparati, o mio gaijin, perché il prossimo step ti farà riflettere su una nuova interrogativa: che differenza c'è tra maiale e maiale? ihihih auguri :D

Mu ha detto...

@kazu
oh, no!! altri stadi di sconcerto. Per un musicista non suona di buon augurio

SantiagoG ha detto...

bellissimo post! :)

Silas Flannery ha detto...

E comunque il Palazzo Maiale può riservare interessanti sorprese.