20091209

Androidi, venite!


Molte delle situazioni umane sono meglio descritte dall'informatica. L'uso di termini asettici come quelli informatici credo possa aiutare e stimolare l'uomo a confrontarsi con l'altro. Ad esempio fare un figlio significherebbe solo "fare una copia di back up". Suona meno impegnativo e di certo più utile. Il sesso sarebbe semplicemente l'emulazione di un sistema operativo diverso dal nostro. Non gli si chiederebbe mai di funzionare alla perfezione.  Quando uno si addormenta va in stand by, quando mangia si mette in carica la batteria, quando raggiunge l'orgasmo non fa che un semplice reset del sistema. Penso che un androide capirebbe molte più cose dell'uomo che l'uomo stesso.

Mi piacerebbe davvero un mondo popolato da uomini e androidi. L'assenza di sentimenti mi ha sempre affascinato, così come l'asetticità. E poi forse con gli androidi gli uomini troveranno qualcosa su cui riversare le loro paure, e in questo si sentirebbero più uniti. Forse il mondo ha bisogno di un capro espiatorio non umano, per vivere in pace. I robot salveranno il mondo.

20091204

20091201

L'elogio della Mediocrità


Nell'82 avevo 10 anni. L'Italia del calcio vinse il mondiale in Spagna, io mi sbucciai gravemente un ginocchio e al festival di sanremo vinse una canzone che è un elogio sperticato della mediocrità. Storie di tutti i giorni, dell'ex-pooh Riccardo Fogli deve la sua fortuna a qualcosa di intangibile. Io avevo 10 anni e mi pareva una canzone carina, ma avevo 10 anni. Riascolto la canzone dopo che mi era tornata alla mente senza ragione. Sapete quando vi svegliate e avete una canzone in testa? Ecco, purtroppo era storie di tutti i giorni. Quindi vado a ripescarla e questa volta, 17 anni dopo, mi fermo ad ascoltare anche il testo. Ma porca maiala, è possibile -mondo cane- che un elogio così sperticato della tristezza e della mediocrità abbia avuto così successo, mi chiedo. Ascolto le storie "di noi brava gente, che fa fatica e s'innamora con niente" e mi chiedo se mi sta prendendo per il culo oppure ci crede davvero. Gente "senza trionfi né grossi guai" avrebbe dovuto prenderlo e gettarlo nel Po nudo a gennaio quando il buon Fogli si immedesima ipocritamente con questi. Come si può cantare "con questo amore che non è bello come vorrei" senza che qualcuno ti riempia di mazzate non mi è proprio chiaro. Non è grande come vorresti? "A' Ricca', e cambialo se nun te piace, nun ce rompe li cojoni"

20091124

Pandemie


Dopo l'influenza un'altra terribile pandemia rischia di far venire i capelli bianchi ai ragazzi del ministero della salute. Una vecchia piaga mai diagnosticata come malattia rischia nei mesi primaverili di azzerare le capacità produttive del mondo industrializzato. Si tratta del terribile morbo delle erezioni stagionali. Basterà una scollatura, una spalla scoperta e i vostri pantaloni mostreranno tutti gli imbarazzanti effetti del male.

Ma già da oggi possiamo combattere questo fastidioso morbo con una recente scoperta scientifica; il Moscex. Un goccio di Moscex e niente più pensieri sconci per 12-14 ore. E' sufficiente un cucchiaino la mattina e uno dopo pranzo e al "migliore amico dell'uomo" non resterà che starsene tranquillo nei suoi comodi boxer. I medici consigliano di utilizzarlo fin da ora, perché prevenire è meglio che curare. Ma sentiamo alcune testimonianze reali come la mia somiglianza con Brad Bitt.


Alessandro (Torino): "Ogni volta che facevo un aperitivo ero costretto a guardare fissamente il mio moijto per non avere una evidente erezione. Le ragazze pensavano che fossi un asociale. Poi ho scoperto Moscex, e da ora posso fissare una sesta di reggiseno senza scompormi. Moscex ha migliorato la mia vita sociale. Ora non esco mai di casa senza"


Stefano (Pisa): "All'università ero diventato lo zimbello delle mie compagne. Le vedevo sempre ridacchiare indicandomi. Non sapevo a chi rivolgermi. Pensavo di essere malato. Poi il medico di famiglia mi ha spiegato che è un disturbo comune e che si può curare semplicemente con un cucchiaino di Moscex. Ora finalmente posso studiare senza distrazioni e le mie compagne non mi deridono più".



Wikipedia aggiunge che "l'erezione del pene" è un disturbo a carico dell'apparato genitale maschile, che provoca un irrigidimento dello stesso e in seconda battuta problemi di socializzazione e -se non curato- procura cefalee, disturbi della concentrazione, ansia, e in casi più gravi malattie veneree e gravidanze indesiderate. Il 70% della popolazione maschile soffre di questo disturbo, ma la maggior parte di questi non ne parla per pudore, rischiando così di cronicizzare il male. L'erezione del pene è il disturbo più diffuso tra i giovani maschi.


Quante cose si scoprono leggendo Wikipedia quando si è senza un lavoro. Corro subito a comprare un flacone di Moscex.



20091120

Previsioni del Tempo


Buona sera. Un’area di alta depressione raggiungerà il Giappone domani in mattinata. Temporali violenti potrebbero causare problemi sulle principali arterie del traffico. Se siete in macchina probabilmente l’acqua penetrerà nel motore facendovi fermare in ai bordi della strada. Pensare di raggiungere un luogo riparato vi risulterà impraticabile a causa dell’enorme lago ormai formatosi ai vostri piedi. Non vi resta che raggiungere quel casolare che appare in lontanza. L’erba alta e bagnata non vi farà notare la terra smossa di recente accanto a una lapide. Ormai fradici raggiungerete il casolare mentre intorno a voi si sta scatenando un uragano tropicale. Il barometro segnerà a questo punto 110 millibar. I lampi illumineranno la porta di legno socchiusa. Se foste in un film horror non entrereste, ma la temperatura sotto la media stagionale di almeno 4 gradi e l’umidità pari al 100% vi convinceranno a varcare la soglia. Dal soffitto penetrano gocce d’acqua piovana. Il casolare sembrerebbe disabitato se non fosse per delle recenti e sospette orme sul legno del tatami impolverato. Nel frattempo si formerà una piccola quanto impressionante tromba d’aria. La vostra automobile verrà alzata in aria dall’uragano e trasportata chissà dove. Rimpiangerete davvero di non avere stipulato una assicurazione kasko. Alcuni rumori e scricchiolii alle vostre spalle non vi insospettiranno come dovrebbero, ma vi faranno pensare piuttosto alle assi di legno sferzate dall’enorme energia cinetica del vento che ormai soffia a 189 km/h da nord/nord-est. In realtà un fulmine di straordinaria potenza qualche minuto prima aveva colpito un cadavere di un coreano seppellito illegalmente ai bordi della tangenziale ridandogli inaspettatamente vita. Sarà proprio il corpo senz’anima di costui alle vostre spalle a produrre quel rumore sospetto. Improvvisamente verrete afferrati dalle sue decomposte ma forti braccia e atterrato sul tatami ammuffito. La temperatura a terra sarà a questo punto di soli 7 gradi con un’umidità relativa del 120%. L’occhio del ciclone si sarà spostato nel frattempo proprio sopra il casolare. Ma vediamo a questo punto la situazione nel dettaglio con l’aiuto della grafica. Un’automobile di alcune tonellate senza assicurazione totale è stata trasportata a un’altezza di 55 metri proprio qui, come potete vedere, sopra il casolare, da una tromba d’aria di inaspettata forza. A pochi metri di distanza un fenomeno elettrostatico imponente ha ridato vita al corpo di questo coreano qui, seppellito illegalmente ai bordi della strada. La placca nord americana e quella euroasiatica, a sinistra nel prospetto, scelgono il momento meno adatto per muoversi in questa direzione qua. Il terremoto che ne deriva è dirompente. L'hoshu tampona Shikoku che gli dichiara guerra. Come potete vedere dal grafico inoltre questi movimenti tellurici formano un’onda anomala di proporzioni importanti che investirà in pieno l'hokkaido. Presumibilmente sembrerà il giorno del giudizio. Anche perché a quel punto il meteorite Hs123/b entrerà nell’atmosfera terrestre diretto sul Kanto. Purtroppo non assisterete al suo arrivo distruttivo poiché nel frattempo la vostra autovettura sarà piombata sul casolare distruggendone il tetto, e uccidendo voi e il coreano zombie in un sol colpo. Mari mossi e agitati, Osaka in fiamme e diversi avvistamenti ufo completeranno il quadro. Non si registrava un fenomeno simile dall’autunno 1972. Grazie per l’attenzione e buona serata.

20091116

Tastes good, is what?


Oggi mi permetto in un eccesso di fiducia un pasto a base d'un paio di panini da MerDonald's. Come potete vedere dalla foto lo slogan è "ha un buon gusto, è buono". Questo mi fa riflettere che secondo questo eccellente modo di ragionare quando una cosa ha un buon gusto se ne deduce che è buona (cioè è bene). Questa è più o meno la forma mentis della pubblicità (e fin qui niente da ridire) ma purtroppo anche quella sempre più spesso del produttore. Esempio: Ha più funzioni (cellulare), è migliore. Spesso si applica ormai anche a elementi personali: "parla bene, dice bene". Oppure a condizioni personali: "ha tanti soldi, è ricco". La disfunzione è che la seconda parte del ragionamento è in realtà non riconducibile per forza alla prima, e a volte non ne è neppure collegata (come nel caso del gusto con la bontà di un prodotto). E' un pò come dire che se hai più muscoli sei più forte. Non è proprio così, perché il secondo concetto (la forza) non dipende solo dal primo elemento (i muscoli). Anche nei casi precedenti è lo stesso. La ricchezza non si misura solo con i soldi. Esempio pratico: hai 1 miliardo di euro ma sei indebitato per 2 miliardi, con uno strozzino. Hai i soldi, ma praticamente sei in rovina.

20091112

Crocifisso, Libertà, Pluralismo educativo


La sentenza della corte europea chiede allo stato italiano di togliere il crocifisso dalle scuole.  La sentenza la trovate qui.
Premesso che -fosse per me- il crocifisso non starebbe nelle aule, mi piace aggiungere alcune riflessioni in libertà alla questione. Sopratutto sull'educazione del bambino, e sul pluralismo educativo che dovrebbe -secondo la corte europea- caratterizzare la scuola pubblica. Anzitutto i due concetti fondamentali che stanno alla base della sentenza sono a mio avviso il rispetto (da parte dello Stato) del diritto a veder garantiti l’istruzione e l’insegnamento conformemente alle loro (dei genitori) convinzioni religiose e filosofiche e il diritto del singolo alla libertà di pensiero, coscienza e religione. Questi concetti come si nota subito sono visti dalla parte dell'adulto, e non del bambino. Questo infatti viene considerato "plasmabile" in quanto non ancora formato. Il diritto del genitore a educare secondo le proprie convinzioni quindi, manifesta il desiderio di plasmare il bambino secondo convinzioni che non sono propriamente del bambino e che questi non adotta in maniera critica. Dunque c'è un'età dalla quale l'individuo è libero di formarsi criticamente una convinzione? Questo è un bel problema. Si può pensare il pluralismo educativo nella scuola e il monismo dell'educazione dei genitori in contemporanea? Mi pare alquanto difficile. Il pluralismo è un bel concetto, ma la sua applicazione del tutto irrealizzabile per me. Anzitutto nella scuola il cattolicesimo potrebbe essere veicolato ben più che dalla presenza del crocifisso da un professore cattolico, che esprimendo liberamente le sue idee veicolerebbe la sua moralità cattolica nei bambini. Questo non è evitabile in alcun modo. Forse dovremmo preoccuparci più del genitore che vuole ad ogni costo imprimere le proprie convinzioni al figlio che di un simbolo posto nei muri. Il genitore vuole che il bambino sia educato secondo le proprie convinzioni, ma questo non è possibile. Anche l'educazione laica che si chiede allo stato è inapplicabile, a meno di non soddisfare alcuni complessi parametri. Se si intende una educazione obiettiva va da sé che è una richiesta assurda, in quanto ogni persona ha delle proprie convinzioni, che ritiene superiori (pur se tollerandone altre), sopratutto per quel che riguarda valori di moralità ed etica. E giustamente a queste si attiene (o prova) e queste diffonde. La morale cattolica ha permeato le coscienze italiane per troppo tempo per poter essere esclusa per legge. Forse invece di pensare a crescere il bambino secondo le nostre convinzioni, dovremmo iniziare a chiedere cosa ne pensa lui, di temi etici. Magari resteremmo sorpresi dalle sue risposte. E chissà, forse saremmo noi ad essere plasmati da lui. 

20091110

Il Giappone? Un pacco


Esiste un Dio perverso in Giappone, che obbliga i giapponesi a impacchettare tutto quello che trovano. Ora, mi sta bene che i biscotti siano dentro un pacchetto. Ma dentro il pacchetto, perché ogni singolo stramaledetto biscotto deve essere impacchettato? Perché mi costringi ad aprire il pacchetto di ogni singolo biscotto? Mi piacerebbe affondare la mano nel contenitore e afferrare 4 biscotti e mettermeli tutti in bocca, ma non posso farlo. Perché se compro una penna, la commessa l'avvolge in una carta? Lasciala così, è una penna del cavolo, la metto in tasca, in borsa, in bocca e me ne voglio solo andare. Ma no, devi aspettare che finisco questo grazioso pacchetto che contiene 1 (una!) biro. E se compri un oggetto piccolo te lo impacchettano e poi te lo mettono in una borsa di plastica che chiudono con un adesivo del negozio. Ci sono momenti nei quali penso che vogliano anche impacchettarmi le monete del resto. Forse è questo che dicono quando ti porgono gentilmente tutto il monetame. Una frase lunghissima che ho sempre evitato di interpretare, cavandomela con un sorriso mezzo inchino e via fuori dalle palle. Invece probabilmente dicono: 
-"eccole onorevole ospite i suoi 421 yen di resto. Desidera che glieli impacchetto?" 
-"Provaci e ti stacco la testa a morsi"


20091109

Tokyo mon Amour

Tokyo è una città che amo. E questo è un post solo d'amore per lei. Visivamente, sembra che le costruzioni siano state gettate a casaccio come nel gioco shangai, e forse per questo tracciano linee bizzarre, che sembrano seguire una logica personale sconosciuta. A volte sono i riflessi a deformare ciò che è già deforme



Altre volte si ergono solitarie costruzioni filiformi, che sembrano esser giganti di una razza estinta, che provano a nascondersi tra il cemento, sperando di non esser visti




Oppure è la poca natura presente in essa a stupirmi, con le sue linee artificiali, umanizzate, che a volte si appoggiano a bastoni, come anziani, ad aspettare la fine del giorno





Mi piace immaginare che sia un'entità viva, alla quale chiedere consiglio e supporto. Una sorta di dio pagano, se può avere senso. Quando l'ho vista la prima volta ho pensato parafrasando Frank Sinatra, "this is my kind of town, Tokyo"

20091105

Scarpe tra i Piedi


Oggi sono andato a provare i vestiti per il servizio fotografico del matrimonio. Qui si può scegliere tra occidentale e tradizionale. Curioso il gusto degli abiti occidentali. Mentre la donna ha quasi sempre degli strascichi eccedenti i 6 metri, l'uomo può scegliere tra i colori più bizzarri. Così dopo aver visto un noioso video di presentazione della cerimonia occidentale, dove due giapponesi completavano il rito con un vigoroso bacio sulla guancia (a letto bambini, le immagini si fanno davvero forti) mi impegno a scegliere quello meno brutto. I colori sono il classico nero (ma con panciotto di inizio 900, immagino con annesso cipollone), il navy, un orrendo bianco da mafia balcanica, un così detto smokey, uno d'oro (wow, aspetta, prima passo dal dentista e mi faccio anche un paio di incisivi a 24 carati), e un altro colore che non so francamente diagnosticare. Provo il nero, ma sembro un becchino di inizio XX secolo. Li passo tutti e alla fine scelgo il smokey dalla tinta indefinita. Mi vengono dati anche un paio di calzoni dalla taglia improbabile. Lunghi di cavallo ma impietosamente corti di gambe. E colpo di genio finale, un paio di meravigliose scarpe. Taglia pippo baudo. Io sono basso, ho il 40, e  vestito così sembro un compositore tra fine 700 inizio 800, con le scarpe di un clown (oppure un clown vestito da compositore fate voi). Mentre accentuo la camminata alla clown facendo sghignazzare la commessa mi sorgono due pensieri. Primo: i giapponesi si sa, non sono altissimi in media. Ora, perché queste sono le scarpe più piccole di cui si dispone? Secondo: se le gambe dei giapponesi fossero più corte -come dice la commessa- perché i loro piedi dovrebbero essere così lunghi da permettergli di camminare su distese di neve senza racchette?
Questo il mistero cui mi dedicherò la prossima settimana. I giapponesi sono i discendenti degli Hobbit? 

20091014

DORAMA


Mi piace guardare i Dorama. Cioè le televonele, in pratica. La lingua giapponese per me ha solo segreti, e l'unico utilizzo che ne faccio è quello di sbiascicare ordinazioni nei vari bar (come li chiamo io). Possiamo ben immaginare quello che capisco io quindi di questi telefilm. Domenica ne ho guardato uno il cui titolo sembra essere Jin. Ecco la storia, o quello che penso sia la storia. Un medico, abile ad aprire crani, aspetta che sua moglie (o una sua cara amica) esca dal coma dopo un operazione alla testa. Soffre però lui stesso di mal di testa causati da un feto tenuto sott'olio (così sembra) in un'oliera. All'improvviso un suo paziente scappa col feto, lui lo insegue e gli fa cadere il feto; questo avvenimento lo riporta naturalmente indietro di 150 anni circa (beh, doveva aspettarselo). Qui si trova a curare ferite alla testa di poveri malcapitati (un samurai, una donna colpita da un cavallo), mentre inizia una relazione con una giovane donna del posto (e del tempo). Questo cosa ci insegna? Ecco, me lo sono chiesto anche io. Forse il feto dotato di poteri paranormali vuole essere un ammonimento contro l'aborto?I mal di testa -e le ferite alla testa- sono metafore dei grattacapi causati al popolo giapponese dall'apertura, che avvenne proprio in quei tempi, dopo secoli d'isolamento, nei confronti dello "straniero"? E perché una donna uguale alla moglie è esistita 150 anni prima? Non c'erano abbastanza soldi per un'altra figura del cast? Queste sono alcune delle domande che lo sceneggiato lascia per ora in sospeso. Aspetto fremente -see, come no!- la prossima puntata.

20091008

L'anello mancante. Di Saturno, però.


La NASA attraverso lo spitzer space telescope scopre un -fino ad oggi- invisibile ed enorme anello di saturno. L'anello, per quanto possa io capire dall'inglese orbita su un piano diverso rispetto ai suoi già famosi anelli, ed è costituito di ghiaccio e polveri. L'anello, enorme e tenue non era prima visibile con i telescopi in uso. Ora sì, ma non chiedetemi perché. E comunque non importa. Quello che mi fa pensare è che conferma la convinzione popolare che le cose più grandi sono, più sono difficili a vedersi. Restiamo focalizzati sul particolare, e spesso perdiamo l'insieme. Analisi prive di sintesi. Spesso guardiamo un terremoto come ad un disastro incredibile, poi spostiamo il riferimento e vediamo che per la terra, è solo un piccolo -quasi insignificante- assestamento. Spesso pensiamo che la donna che ci ha tradito e lasciato abbia commesso un'azione indegna e meschina. Ma anni dopo, magari ci rendiamo conto che grazie a quell'azione abbiamo conosciuto un'altra donna, o fatto qualcosa che non avremmo mai fatto. Questo cosa significa? Beh, credo assolutamente nulla. Ma quando resti in casa perché ti intimoriscono per le conseguenze di un tifone che poi non arriva, ecco, diventi un pò filosofo. O ti girano i coglioni. O entrambi.  

20091007

Arriva il tifone


Qui a Tokyo siamo in attesa spasmodica del tifone. Ormai seguiamo la cronostoria completa, minuto per minuto. Il tifone pare forte, o comunque più forte del milan di questa stagione. Dovrebbe arrivare perlomeno in zona Uefa, si dice negli ambienti specializzati. Ho detto alla mia fidanzata di non andare a lavoro, che stiamo un pò tranquilli. Lei ci ha pensato su, perché comunque il lavoro in giappone è il lavoro. Quindi andrà a lavoro. L'acqua scenderà rifugiandosi nei tombini, nei balconi e le case, il vento cercherà riparo ululando come un ossesso; mmm, sesso. Sarebbe il giorno ideale. Procreare durante un tifone. Sotto le coperte, al riparo da tutto. Oppure mi piacerebbe passarlo dentro un mister donuts, sorseggiando caffè americano caldo, e mangiando ciambelle grasse. Mister tifone, non ho voglia di scherzare, rimettiamoci la maglia, i tempi stanno per cambiare.

20091004

Capisco di non capire


"Non insistere, tanto non capisce il giapponese" dice lui. E in effetti è così. Non capisco niente, tranne la frase che ha appena detto. Quindi lo capisco? Il dilemma manda in tilt il mio cervello. La coppia di giapponesi perde consistenza, e con essa tutta la festa dell'amicizia (leggi: degli stranieri), e i cinesi scompaiono, e i coreani con loro, e gli indiani seguono a ruota. Capisco? Non capisco? Sto per avere una chiara esperienza OBE (out of body experience) ma riesco a evitarla morsicando un onigiri, che per chi non lo sapesse è una palla di riso (ma no? riso? davvero? in Giappone?) con dentro quello che non mettereste mai in nessuna pietanza. Nel mio credo ci fosse del trucciolato. Riso con trucciolato; forse è un'idea Ikea. Onigiri Strummellår, quando l'asia incontra la Svezia. Capisco? Non capisco? Per mandare giù il boccone sono costretto a trincare quasi d'un sorso la bevanda che mi è stata offerta. The verde freddo, of course. Ecco spiegato l'alto numero di suicidi in giappone. Nutrite una qualsiasi città italiana con riso bianco e the verde, ed ecco il controllo demografico. Capisco? Non capisco? Mi viene in mente mia madre che con la mia fidanzata presente afferma "certo che non capisce proprio niente d'italiano", io che mi adiro, la mia fidanzata che fa finta di nulla. Ecco, ho risolto: guardo la coppia -lei nel frattempo insiste nel parlarmi in giapponese- e ho la soluzione: sorrido e faccio finta di nulla. Loro non capiscono. Capiscono?

20091003

Asia Oasi di Serenità (come no)


La cina è davvero la super potenza del futuro? Molti in giappone non si fanno questa domanda. Loro si chiedono più pragmaticamente: dove mangerò stasera degli ottimi ramen? Ma i giapponesi son così, non si spreca tempo in una oziosa discussione politica quando si può tergiversare bellamente sugli ingredienti che rendono questo riso bianco così gustoso. A mio avviso l'ingrediente è solo uno: la fantasia. Il riso bianco è l'unica cosa del resto che accomuna cina e giappone, altrimenti divisi su irrisolte e noiose questioni storiche:  Quegli scogli vicino a okinawa, ad esempio, a chi appartengono? Entrambe le nazioni pensano di averne diritto. Il vero proprietario è però -a quanto rivelano le mie fonti- Nettuno in persona. Difficilmente Nettuno permetterà a qualcuno di sottrargli il suo scoglio preferito. L'esercito cinese è enorme, quello giapponese invece non c'è. Indoviniamo chi vincerebbe uno scontro diretto? Suggerimento: Ha il viso tondo, due enormi orecchie e vive a Topolinia.  Naturalmente gli stati uniti hanno i loro soldati nelle vicinanze, pronti a perdere una nuova guerra. C'è poi l'affaire Taiwan. Quest'isola considerata dai cinesi come parte della loro nazione, esattamente come gli scogli di okinawa, una parte dell'india, e parti del territorio della corea del nord e chissà cos'altro ancora. Sembra il famoso schetch di benigni.

-E questi occhiali di chi sono?- chiediamo

-Sono nostri.- risponde l'alta nomenklatura cinese

C'è sempre uno studio storico che dimostra come una parte di un qualche territorio sia storicamente cinese. Il giappone fa lo stesso con un bel pò di isolette. Se facessero così anche i mongoli ci sarebbe solo una nazione in asia, con capitale Ulan Bator.  Questo per dire che in asia il pericolo di una qualche guerra è sempre dietro l'angolo. L'unica pericolo che non corre l'asia direi è quello di vincere una coppa del mondo di calcio. 

20091002

Una Meazzi li seppellirà



Ora che vivo in Giappone sento la mancanza di una cosa in particolare. La mia chitarra elettrica meazzi, classe 1960. Questo piccolo gioiello dal lungo manico emette sonori fischi non appena attaccata a un ampli qualunque. Non sa cantare, non conosce melodie o armonie, arpeggi e accordi; lei grida solo. Un lungo e acuto lamento straziante che non conosce requie. Esattamente come un disco di giorgia. Esattamente quello con il quale dovrebbero essere coperti la stragrande parte dei programmi tv giapponesi. Coi loro sottotitoli. Programmi dove si mangia tanto, si ride, e ci si stupisce in continuazione di nulla. Ora che anche il mio tg preferito ha cambiato la conduttrice, per sostituirla con una sciacquetta uguale a mille altre, ho fatto un sogno: collego la mia meazzi a l'ampli di marty in ritorno al futuro, metto il volume al massimo e.... solo un lungo fischio li seppellirà.