20091105

Scarpe tra i Piedi


Oggi sono andato a provare i vestiti per il servizio fotografico del matrimonio. Qui si può scegliere tra occidentale e tradizionale. Curioso il gusto degli abiti occidentali. Mentre la donna ha quasi sempre degli strascichi eccedenti i 6 metri, l'uomo può scegliere tra i colori più bizzarri. Così dopo aver visto un noioso video di presentazione della cerimonia occidentale, dove due giapponesi completavano il rito con un vigoroso bacio sulla guancia (a letto bambini, le immagini si fanno davvero forti) mi impegno a scegliere quello meno brutto. I colori sono il classico nero (ma con panciotto di inizio 900, immagino con annesso cipollone), il navy, un orrendo bianco da mafia balcanica, un così detto smokey, uno d'oro (wow, aspetta, prima passo dal dentista e mi faccio anche un paio di incisivi a 24 carati), e un altro colore che non so francamente diagnosticare. Provo il nero, ma sembro un becchino di inizio XX secolo. Li passo tutti e alla fine scelgo il smokey dalla tinta indefinita. Mi vengono dati anche un paio di calzoni dalla taglia improbabile. Lunghi di cavallo ma impietosamente corti di gambe. E colpo di genio finale, un paio di meravigliose scarpe. Taglia pippo baudo. Io sono basso, ho il 40, e  vestito così sembro un compositore tra fine 700 inizio 800, con le scarpe di un clown (oppure un clown vestito da compositore fate voi). Mentre accentuo la camminata alla clown facendo sghignazzare la commessa mi sorgono due pensieri. Primo: i giapponesi si sa, non sono altissimi in media. Ora, perché queste sono le scarpe più piccole di cui si dispone? Secondo: se le gambe dei giapponesi fossero più corte -come dice la commessa- perché i loro piedi dovrebbero essere così lunghi da permettergli di camminare su distese di neve senza racchette?
Questo il mistero cui mi dedicherò la prossima settimana. I giapponesi sono i discendenti degli Hobbit? 

6 commenti:

. ha detto...

Ciao Mu,
ti posso dire una cosa? mi sono letteralmente "scompisciato" dalle risate anche perchè ripensavo alle foto del mio matrimoni in Giappone.Anch'io porto un 40 scarso di scarpe ma a disposizione ne avevano un paio tipo pippo!!
Io optato per il nero con il panciotto oro!!!!!!!!!!:))))

Luca da Osaka (ora in Tokyo) ha detto...

noooo il noleggio nooooo.
io sono andato da novarese che a vestiti italiani e ho scelto quello mio e di mia moglie.
ma il noleggio costava 30man per mia moglie e 10man per me.
i prezzi per comprarli no te li dico perche mi ci potevo comprare una bella macchina.
mi sono fatto dire la marca e il modello, poi ho contattato ilproduttore in italia e me li sono ordinati li per mia moglie circa 800 euro per me 500.
li passero a mio figlio, parliamo di roba di alta moda.
quindi lo farai qui?
io feci una cena in hotel qui e il matrimonio in italia in chiesa. tanto con le giapponesi la chiesa ti da il nulla osta senza problemi. certo lei non pronuncera la formula completa.
quanti costera il tutto?

Claudia Casu ha detto...

Sii il noleggio sii, Luca! In Italia ce lo sognamo questo servizio. Io sono contraria all'acquisto dell'abito da 3000 euro che finirà ammuffito nell'armadio (per questo ho optato per un pret-a-porter che spero di rindossare in qualche occasione mondana ihihi). Che poi anche noi alla fine lo abbiamo acquistato, ma con l'intento di sfruttarlo finché non si logori :D
Il servizio in Giappone mi manca e non è esattamente tra i nostri piani, però sono curiosa di sapere quanto costa ^^
Mu facci vedere le foto eh!!!

Luca da Osaka (ora in Tokyo) ha detto...

kazu sul servizio sono d'accordissimo.
Vorrei ancora ammazzare il fotografo del mio matrimonio una pippa incapace.
Ma avendo visita qualche decina di negozi prima di decidere un aquisto in Italia, devo dire che la cosa che ha colpito mia moglie era la qualita dei materiali.
Noi italiani siamo maestri in questa scuola ecco perche quelli made in italy costano 4 volte di piu di quelli giapponesi.
Ma con un po di attenzione si spende meno a comprare che affitare in Giappone.
Il mio vestito l' ho preso in modo da poterlo anche riciclare per il lavoro.
Mentre quello di mia moglie essendo un abito nuziale lo riutilizzeremo magari in per la futura moglie di nostro figlio (mi piace tramandare le cose, adesso arriva la culla dall' italia a piu di 80 anni).
Certo se uno vuole fare i 100 cambi di abito alla giapponese allora conviene il noleggio.
Io non ho fatto una cerimonia in Giappone ma un giorno la faro certamente in stile giapponese.
Dai spara i prezzi voglio sapere tutto!!!!
Pero Mu se vuoi comprare avvisami, ho contatti e non spendi il prezzo di listino ma solo il costo dei materiali.

Mu ha detto...

Beh, ragazzi che entusiasmo! Dunque, non vorrei smontare il vostro spirito, ma come ho detto in precedenza su un post sul blog di Luca, non amo molto l'istituto matrimonio. Questo è dovuto anche alla miriade di matrimoni che ho dovuto spupparmi sia in veste di invitato (la peggiore) che in veste di musicista. Il primo che urla "bacio, bacio", lo ucciderei con le mie mani. Quel che faremo è un semplice servizio fotografico che serva a ricordare a noi questo momento. E' una cosa più nostra che altro, senza cerimonie o che (ma naturalmente un paio di foto le potrò postare eh, vista la curiosità). La cerimonia non possiamo farla perché il padre di lei è morto a maggio e quindi per un anno niente feste in famiglia. Forse in italia l'anno prossimo faremo un buffet con gli amici. Per il servizio cmq, io in realtà pensavo (lo so, lo so, sono senza speranza) a una serie di foto con lei vestita da maiko e io da ninja, in posa plastica. Immaginate: lei inginocchiata al tavolino, eterea, viso bianchissimo, con la tazza di the tra le mani e io a fianco tutto di nero (si vedono solo gli occhi) con la spada sguainata dietro la schiena in posa plastica alla ninja gaiden. Beh, mia moglie sulla maiko ha glissato. Però abbiamo chiesto se c'era la possibilità per il ninja alla commessa, che si è quasi scusata dicendo che lì non erano "attrezzati", ma in compenso ha riso per 10 minuti buoni.

L'economa domestica ha detto...

Le foto del matrimonio no, vi prego. Io so che non mi si accatterà nessuno, ma vi prometto che eventualmente scapperò a Las Vegas e trascriverò nottetempo il matrimonio in Italia